ARTICOLO DI FONDO

(Terza parte)

“Il tricolore non mi rappresenta, non la sento come la mia bandiera. Il tricolore è solo la nazionale di calcio, per cui non tifo”. (Matteo Salvini – La Zanzara – Radio 24 – 23 ottobre 2011)

Nelle prime due parti di questo “Articolo di fondo” stavamo commentando la formazione e la composizione del nuovo governo, segnalandone le contraddizioni e esprimendo dei dubbi sulla sua coerenza con i tempi e le aspettative. L’articolo doveva proseguire, nelle intenzioni di chi scrive, con la presa in esame dei rimanenti profili dei componenti del governo; poi, qualche distrazione da ricerca collaterale e altro da scrivere, siamo stati superati dagli eventi e sono stati nominati i vice-ministri e i sottosegretari, nel numero massimo consentito.

Bene, si potrebbe ipotizzare altra carne al fuoco, la necessità di aggiungere ulteriori parti a questo articolo a puntate, tanti spunti da coltivare. Invece no, dobbiamo arrenderci: troppa roba, occorre una redazione, un giornale vero. Così siamo costretti a terminare velocemente questo articolo oggi, alla terza puntata, con una veloce e conclusiva disamina generale della situazione.

Per la serie “Faccio il pane con la farina che mi danno gli Italiani”, ci si chiede, ad esempio, come si giustificherebbe Draghi davanti ai suoi increduli cari, se:

  1. Uno dei maggiori partiti inclusi nella maggioranza avesse la sede in via delle Stelline 1, a Milano, in uno studio il cui titolare ha chiesto di patteggiare 3 anni e 8 mesi per irregolarità nella gestione dei contributi pubblici a quel partito (sì, come quando beccano uno dopo una rapina e lo accusano di “irregolarità nella gestione dei conti correnti dei clienti della banca”)
  2. Il leader attuale di quel partito esibisse sulla giacca lo stesso storico legnanese simbolo che un altrettanto storico suo predecessore esibiva quando non era in canottiera…
  3. Il leader attuale di quel partito portasse però ora sulla bocca e sul naso lo stesso tricolore (di stoffa e ad “usum contagionis”) che quel suo predecessore pare portasse ad altre meno nobili parti (di carta e ad “usum tergorum munditiae”);
  4. Lo stesso attuale leader fosse stato colto a Mosca-Russia in imbarazzanti, inspiegate ed intercettate frequentazioni.

In attesa di risposte in merito, passiamo ai sottosegretari. Non commentiamo il numero elevato, il fatto che siano stati scelti dai partiti in misura anche correntizia, il fatto che ci siano stati accesi litigi e così via. Questo ce lo si poteva aspettare, date le note circostanze. Ci si poteva augurare, però, maggiore competenza e meno spudoratezza di quanto non si fosse già abbondantemente verificato nella nomina dei ministri e forse proprio per quello. Anche perché, in occasione di precedenti governi, a ministri incompetenti nominati solo per rispondere ad esigenze prettamente politiche e di corrente,

venivano spesso affiancati sottosegretari invece capaci e preparati, magari provenienti dal mondo civile o comunque pratici del settore di cui si occupava il ministero. Invece qui no: Draghi ha nominato persone e personaggi in gran parte imbarazzanti non solo per l’incompetenza e per l’eccessiva esposizione partitica dei loro curriculum, ma anche perché proprio incompatibili con la gestione cui la carica li destina.

Naturalmente 39 sono tanti e, come detto all’inizio, dobbiamo scrivere anche di altro e per altro e non c’è tempo per analizzare le schede di tutti. Andiamo un po’ a memoria e parliamo velocemente solo di quelli che ci dicono qualcosa. Domani o dopo, però, anche perché adesso devo provare a prenotare la vaccinazione. Ci sarà una quarta parte, quindi…

Immagini – Bossi in canottiera per braccio di ferro: http://www.strettoweb.com – Bossi e Salvini: https://www.huffingtonpost.it – Rotolo tricolore: https://nonciclopedia.org – Salvini mask: https://www.adnkronos.com