Immagini di Stradella
Se non diversamente indicato, le immagini di Stradella sono tratte dalla galleria “C’era una volta Stradella”, di Francesco Gola.
6 ottobre 1937 – 18 agosto 1938: Servizio permanente al 4° rgt bersaglieri (Torino)
5 settembre 1939 – 9 giugno 1940: Richiamo come istruttore al 4° rgt bersaglieri (Torino)
10 giugno 1940 – 10 settembre 1943: campagne di guerra (Francia-Grecia-ex Jugoslavia)
11 settembre 1943 -1° maggio 1945: prigionia (IMI) in Germania (Wietzendorf)
2 maggio 1945 – Liberazione da parte di truppe inglesi
30 agosto 1945: rimpatrio
Dal 1921 al 1943 ha ospitato il 4° reggimento bersaglieri ciclisti.
Svuotata il 31 maggio 1940 dei suoi bersaglieri in giro a morire per il mondo, dopo l’8 settembre 1943 la caserma divenne il quartier generale dell’Ufficio politico investigativo (Upi) della Guardia nazionale repubblicana, incaricato di reprimere con ogni mezzo (rastrellamento, cattura, tortura, fucilazione, deportazione) la lotta clandestina in città e in provincia.
La caserma venne quindi trasformata in luogo di detenzione e di tortura per tutti coloro sospettati di connivenza con la resistenza. Alla liberazione, il comandante partigiano Livio Scaglione scrisse: “Occupammo la caserma di via Asti nella notte tra il 27 e il 28 aprile e vi trovammo prigionieri morti e altri stremati dalla fame e distrutti dalle torture” (da “Le pietre della libertà ”) e restò fortemente impressionato davanti alle sale dei sotterranei a queste adibite.
Nel 1962 il Comando della divisione Cremona pose una lapide nel fossato dove avvenivano le fucilazioni: “Qui caddero / i valorosi patrioti torinesi / martiri della resistenza / 1943-1945”. Presso questa lapide, ogni anno, in prossimità della ricorrenza del 25 Aprile, si celebra la commemorazione dei caduti.
(da Torinostoria)
Immagini di Stradella
Se non diversamente indicato, le immagini di Stradella sono tratte dalla galleria “C’era una volta Stradella”, di Francesco Gola.