Si parva licet componere magnis
SCOPO E PREMESSA
Quanto segue ha lo scopo di fornire indicazioni utili alla lettura ed alla comprensione degli argomenti trattati nella pagina relativa ai Campi ed alle Squadre di Milano, in particolare alle varie tabelle riepilogative ed alle singole schede. Tutti i dati riportati nei documenti di questa pagina sono il risultato progressivo di una ricerca finalizzata al censimento dei campi sportivi di Milano destinati al gioco del calcio e delle squadre, attraverso il quale poter compilare in modo organico ed il più completo tutte le informazioni disponibili ad ogni campo e squadra censiti, con eventuali allegati, immagini, link ed altro.
Le informazioni sui campi e sulle squadre sono state rilevate da fonti disponibili in rete e/o da informazioni rilevate da giornali, libri ed altre pubblicazioni. In molti casi tali informazioni sono riportate sulla base di sole deduzioni o ricostruzioni non verificate e pertanto in attesa di auspicabili aggiornamenti o correzioni. Il grado di attendibilità complessivo per il singolo campo è sempre riportato, anche attraverso una valutazione ed una conseguente classificazione. Ove disponibili, per ogni campo e squadra sono riportate specifiche fonti e gli eventuali link di accesso. In generale sono state utilizzate le seguenti fonti:
Siti web
VECCHIA MILANO CALCISTICA – https://vecchiamilano.wordpress.com/2011/06/16/vecchia-milano-calcistica/
MILANO SPARITA – https://www.skyscrapercity.com/threads/milano-sparita.1232367/ (pagine varie)
SORELLE BOCCALINI – https://sorelleboccalini.wordpress.com/
URBAN FILE MILANO – https://blog.urbanfile.org/category/milano/
CARTOGRAFIE STORICHE DEL COMUNE DI MILANO – https://www.comune.milano.it/servizi/cartografie-storiche-di-milano
STAGNIWEB – http://www.stagniweb.it/mappe.htm
WIKIPEDIA – Pagine dei Campionati di calcio nazionali e regionali – https://it.wikipedia.org/wiki/ (pagine varie)
Giornali e Riviste
MILANINTER – Numeri vari dal 1947 al 1968
IL CALCIO ILLUSTRATO – Numeri vari dal 1940 al 1956
ARCHIVIO CORRIERE DELLA SERA – http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/landing.html
Libri
HO SCELTO DI STARE DAVANTI ALLA PORTA – Sandro Mazzola – Limina 2012
IL MERAVIGLIOSO GIUOCO – PIONIERI ED EROI DEL CALCIO ITALIANO (1887-1926) – Enrico Brizzi – Laterza 2015
LA FAVOLOSA EPOPEA DELL’USM – Volume I – Luca Dibenedetto 2020
MILAN – I DERBY DIMENTICATI – Stefano Pozzoni – Bradipolibri 2017
NULLA DI PIÙ BELLO AL MONDO – L’EPOPEA DEL CALCIO ITALIANO TRA GUERRA E PACE (1938-1950) – E. Brizzi – Laterza 2018
ORA SEI UNA STELLA -Luigi Garlando – Mondadori 2007
STORIA DELLO SPORT A MILANO – Sergio Giuntini – Ediermes 1991
STORIE INDUSTRIALI – PASSATO E PRESENTE NEL SUD EST DI MILANO – S. Aleni – V. Redaelli – 2010
STORIA E LEGGENDA DELLO SPORT MILANESE – Felice Fabrizio – Infinito Edizioni – 2016.
SQUADRE
Sono censite le squadre di cui è stata rintracciata una qualche notizia di esistenza e di partecipazione a tornei calcistici nel periodo compreso tra l’inizio di tutto, gli anni immediatamente precedenti l’inizio del Novecento ed il boom, inteso questo sia come esplosione del calcio quale fenomeno a livello nazionale, sia come massima espansione a tutti i livelli del calcio giocato, quando, negli anni Sessanta e Settanta, abbiamo assistito a livello locale ad una incredibile proliferazione di squadre e di giocatori che non trovavano posto dove giocare. Le prime nei campi allora disponibili in una città ancora parzialmente libera dalla cementificazione (in alcuni campi, come vedremo in alcune testimonianze documentali, la domenica si incominciava a giocare alle nove e si finiva a sera, una partita dietro l’altra). I secondi faticavano a trovare un posto in quelle squadre, nonostante le numerose “leve calcistiche” cui si sottoponevano in serie, per lo più inutilmente, ripiegando sugli oratori e sui tornei alternativi o amatoriali e nonostante le società iscrivessero più squadre per ogni categoria, specie giovanile.
Tale consuetudine, per quanto simile, è comunque diversa da quella, invalsa fin dai primi anni del Novecento e ripresa soltanto eccezionalmente in questi anni, per la quale le maggiori società iscrivevano altre squadre, composte da riserve o da giovani, in tornei inferiori a quello in cui giocava la prima squadra, nei quali esse se la giocavano con le prime squadre delle società minori. Ciò non avveniva soltanto per società come Milan, USM o Inter, che, giocando al massimo livello, potevano arrivare ad avere una squadra in ogni livello, impiegandovi spesso anche gli ”allievi”, ma il fenomeno dell’abbondanza di calciatori consentiva alle società con la prima squadra in una serie superiore di iscrivere a cascata altre squadre nelle serie inferiori.
Il fenomeno dovuto dall’abbondanza di giocatori e dalla loro voglia di giocare ha dato luogo negli anni, nell’ambito della predetta ”proliferazione” delle squadre, ha prodotto talora delle situazioni abbastanza particolari, ma non uniche. Come è stato nel caso della Enotria Goliardo, che negli anni Venti si sciolse a seguito di difficoltà societarie, in pratica cedendo tutti i giocatori della prima squadra, mentre i rimanenti proseguirono l’attività in diverse categorie con nuove società costituite di nuovo allo scopo e con alterne vicissitudini, che consentirono comunque di mantenere vivo il glorioso nome dell’Enotria.
La storia di molte squadre, dalla fondazione fino all’eventuale cessazione, è ricca di cambiamenti societari: semplici variazioni di denominazione, fusioni, incorporazioni, scissioni, chiusure, riaperture, talora combinati tra loro. Fatti certamente comprensibili, data l’impetuosità di alcune fasi di sviluppo del fenomeno calcistico, sia come sport agonistico che come partecipazione sociale, per il fatto che nel periodo considerato ci sono state due guerre mondiali ed il fascismo a condizionare, com’è noto e come in parte vedremo, tanti aspetti del calcio italiano, anche a livello locale. Fatti che però hanno spesso resa difficoltosa, qualche volta impossibile, una precisa cronologia di denominazione, composizione societaria, continuità identitaria.
Non tutti i cambiamenti avvenuti in una società quindi riportati e non solo per i vuoti temporali delle notizie pervenute. Sono stati omessi possibili cambiamenti marginali che non hanno portato significative modifiche di identità, di trasferimento, di colore di maglie, ecc. In alcuni casi sono stati omessi dei periodi di attività nei quali una squadra ha subito variazioni ripetute, fatte di abbandoni, riprese, scissioni, riunificazioni, limitazioni di attività ai settori giovanili, tali da renderne difficile una sintesi comprensibile, come è stato il caso citato prima dell’Enotria Goliardo, fortunatamente attiva ancora ai giorni nostri. Per essa, come per altre squadre, è comunque disponibile spesso un link della società stessa (o almeno di Wikipedia) per eventuali approfondimenti.
I nomi delle società sono riportati in maniera semplificata, privilegiando spesso il nome d’uso comune e tralasciando buona parte della denominazione completa (Associazione, Gruppo, ecc.), quando non significativa o per necessarie differenziazioni con altre squadre, con l’aggiunta dell’acronimo societario senza punti di separazione (AC, FC, GS, ecc.). Talora l’acronimo è stato esso stesso identificativo unico della compagine fino a costituirne il nome d’uso comune (Unione Sportiva Milanese in USM, Associazione Milanese del Calcio in AMC, ecc.). Talora gli acronimi societari sono riportati in maniera non univoca dalle diverse fonti e nei diversi anni, costringendo ad una scelta incerta e non definitiva.
Per ogni squadra è predisposta e progressivamente pubblicata una scheda riepilogativa dei dati essenziali di identificazione e descrizione, con l’indicazione dei campi ove giocava abitualmente. Ogni scheda è predisposta in modo tale da poter essere riferita ad una precisa squadra nella sua continuità societaria, storica e sociale pur se questa ha giocato negli anni con diverse denominazioni o forme associative a seguito di eventi societari di diversa natura ed entità, con esclusione dei casi di interruzioni nette o sospensioni prolungate, se non dovute a causa di forza maggiore. Ne è un esempio l’Aldini US, che, nata nel 1930, è stata “soppressa” d’autorità nel 1932 con esproprio del proprio campo a favore del gruppo rionale fascista Loris Socrate, per essere ricostituita nel dopoguerra e giungere sino ai giorni nostri dopo una lunga serie di fusioni, incorporazioni, abbinamenti, sponsorizzazioni, denominazioni. Il tutto senza intaccarne la solida continuità identitaria, di cui massimo testimone è la maglia che ha conservato gli stessi colori di quasi cent’anni fa.
In alcuni casi è predisposta una scheda comprendente più squadre: ciò nel caso in cui, anche in assenza di continuità identitaria, esse risultino collegate per fusione o incorporazione quando queste possono aver prodotto un soggetto del tutto nuovo. Ciò per maggior completezza di informazione, ma anche perché, in alcuni casi la valutazione della continuità si presentava assai difficile.
Le sedi delle squadre non sono indicate: solo alcune sono citate nelle note di approfondimento. Le localizzazioni (indirizzo e municipio) riportate nelle tabelle e nelle schede si riferiscono sempre ai campi: origine ed appartenenza di una squadra ad un preciso ambito territoriale urbani (quartiere, zona, via) sono trattati in documenti monotematici della serie “Extra”.
LE SQUADRE AZIENDALI E DEI GRUPPI FASCISTI
A partire dalla fine degli anni Venti e fino al 1943 vi furono molti gruppi sportivi d’ispirazione fascista che parteciparono ai tornei calcistici della FIGC a vari livelli o a quelli ULIC/Propaganda. La maggior parte nacque -novo, mentre alcuni subentrarono in qualche modo a società già esistenti. La natura di questi gruppi era diversa, pur se accomunate dalla stessa estrazione politica: c’erano le squadre dei GRF – Gruppi Rionali Fascisti, quelle dei FGC – Fasci Giovanili di Combattimento, quelle appartenenti alla GIL – Gioventù Italiana del Littorio. Sono apparse anche altre sigle, per le quali non si è potuto ancora chiarire se riportate in quanto effettivamente corrispondenti ad una precisa classificazione sportivo-amministrativa oppure per approssimazione di identificazione politica di riferimento, come GSF – Gruppo Sportivo Fascista. Per semplicità, nella trattazione presente ed in particolare nelle tabelle e nelle schede, tutte le squadre di ispirazione fascista sono state classificate con appunto con la sigla generica GSF posta prima del nome.
Molto prima, nel 1905, l’Ausonia Football Club, diretta emanazione della casa automobilistica Ausonia allo scopo di pubblicizzare le proprie autovetture elettriche, inaugurò la folta schiera delle squadre calcistiche facenti capo alle aziende milanesi. Nel corso degli ci furono decine di casi ed anche qui si è presentato un problema nella loro classificazione: in alcuni casi le squadre erano infatti di proprietà effettiva delle Aziende, spesso con campo proprio di buon livello, in altri casi si trattava di squadre inquadrate nell’ambito regolamentato dopolavoristico che giocavano con tale appellativo aggiunto al nome principale (tipo Dopolavoro Aziende Pirelli o con l’acronimo DA posto dopo il nome), in ogni caso l’appellativo comune, anche sui giornali era semplicemente quello dell’Azienda e basta, senza alcun riferimento alla natura sociale del gruppo, anche perché le situazioni si evolvevano spesso, in un senso o nell’altro. L’Alfa Romeo ne è un esempio: il club nacque nell’aprile 1936 come Dopolavoro Aziendale dello stabilimento del Portello, disputò la Prima Divisione (quarto livello italiano) nel 1936-1937 ottenendo la promozione in Serie C. Sì costituì così il Gruppo Calcio Alfa Romeo, autonomo rispetto al dopolavoro che nella stagione seguente ingaggiò come meccanico-giocatore il diciottenne Valentino Mazzola, futuro capitano del Grande Torino. Il gruppo fu sciolto nel corso della guerra e nel dopoguerra fu di nuovo il Dopolavoro aziendale (ACCL, acronimo non ancora decriptato) a rindossare la vecchia maglia rossa fino a quando dal Portello uscì l’ultima Giulia.
Per quanto sia stato possibile, in ogni caso e anno per anno, nelle tabelle e nelle schede sono riportate le sigle corrispondenti ai gruppi dopolavoristici aziendali (DA – CRAL). Quando non presenti, si dovrebbe intendere che la squadra sia diretta emanazione della società, anche se, probabilmente, il confine tra azienda e dopolavoro non è sempre stato così netto e l’assunzione di meccanici bravi in attacco come Mazzola non è stato un caso isolato.
Ad ogni squadra è stato attribuito un numero progressivo (fino a tre cifre) all’incirca corrispondente alla data nota di inizio dell’attività agonistica ufficiale o comunque degna di nota (occorre ricordare che nei primi decenni del secolo i campionati ufficiali, talvolta di breve durata e/o a carattere eliminatorio, erano affiancati da molti trofei e coppe di notevole importanza e molto seguiti dal pubblico). La numerazione delle squadre ha ovviamente risentito della già citata approssimazione nel ritrovare la corretta cronologia di denominazione, composizione societaria, continuità identitaria, al punto che in qualche caso ha dovuto piegarsi all’arbitrarietà.
LE MAGLIE
Sono riportati i colori delle maglie di ogni squadra risultanti dalle informazioni disponibili. Anche in questo elemento sono presenti spesso variazioni, alcune rintracciabili e registrate, altre non note, sia nei colori che nelle fogge. I cambiamenti sono normalmente susseguenti a modifiche societarie, altre volte sono occasionali, comunque e fortunatamente in misura non paragonabile all’andazzo odierno: i colori sono netti e classici, la foggia spesso a tinta unita, con o senza bordi di diverso colore, bicolore a quarti, oppure a strisce verticali, oppure con banda orizzontale o diagonale, con poche eccezioni. Non sono state rilevate sfumature strane, colori indefinibili, fantasie policrome.
I CAMPI
Un campo può essere indicato in diversi modi, a seconda del prevalere del termine prevalentemente utilizzato all’epoca per la sua riconoscibilità. Può essere indicato indifferentemente con:
Nome del proprietario o concessionario del campo (Azienda e/o Società Sportiva): ad es. PIRELLI, SCARIONI, REDAELLI, ecc.
Nome attribuito al campo (Centro Sportivo): ad es. GIURIATI, FOSSATI, CAPPELLI, ecc.
Nome del luogo (Quartiere): ad es. MADDALENA, SAN SIRO, PORTELLO, ACQUABELLA, ecc.
Nome della via (o di una via principale) prossima al campo: ad es. LOMBARDIA, GOLDONI, BERSAGLIO, ecc.
Occorre tener anche presente il fatto che, nel caso di campi di squadre aziendali o dei dopolavoro aziendali, il nome dell’azienda, della squadra (generalmente coincidenti), del campo e del quartiere potevano essere utilizzati indifferentemente o abbinati variamente tra loro ad identificare il campo nel linguaggio corrente. Come ad esempio:
Campo Alfa Romeo – Al Portello – Alfa Romeo Portello
Campo Redaelli – Redaelli Rogoredo – (di) Rogoredo
Campo Isotta Fraschini – (di piazza) Zavattari
Sono riportati gli indirizzi attuali, salvo rare eccezioni per strade non più esistenti (Tessera, ad esempio) o per la prevalente notorietà storica della precedente denominazione (Bersaglio, ad esempio). Normalmente e quando noto, l’indirizzo riportato corrisponde a quello dell’ingresso al campo. L’indicazione del numero civico attuale o attualizzato non è completa.
Ad ogni campo è stato attribuito un numero progressivo (fino a tre cifre) all’incirca corrispondente alla data nota di inizio esercizio. È anche riportato il numero del Municipio di Milano in cui il campo risulta o risulterebbe essere ubicato oggi.
LIVELLO CAMPIONATO (SERIE)
Nel corso degli anni la classificazione e la denominazione dei vari livelli dei campionati italiani di calcio hanno assunto denominazioni diverse. Per averne un quadro completo di può ricorrere al seguente link: https://it.wikipedia.org/wiki/Evoluzione_del_campionato_italiano_di_calcio.
Gli unici elementi critici da tenere in considerazione sono due. Il primo riguarda l’anno sportivo 1921/22, quando, a seguito di scissione, ci furono contemporaneamente tornei organizzati l’uno dalla FIGC e l’altro dalla CCI, entrambi poi riconosciuti. Il secondo elemento da tenere in considerazione si riferisce invece al periodo 1945-1948 e riguarda soprattutto le squadre di quarto e quinto livello, quando per esigenze di riorganizzazione dopo il periodo bellico e di regolarizzazione a carattere nazionale, i campionati costituirono soprattutto tornei di selezione e di qualificazione alle serie poi definitive.
In tutte le trattazioni ed i documenti di questa pagine sono censite, riportate e classificate le squadre di Milano che hanno effettivamente partecipato a uno o più campionati di uno dei primi cinque livelli, indicati con i numeri da 1 (primo livello) a 5 (quinto livello). La categoria di classificazione 6 comprende invece le ulteriori squadre milanesi di cui ho trovato notizia: quelle di ulteriore livello iscritte alla FIGC (comprese quelle sel settore giovanile), squadre iscritte all’ULIC o al Torneo Propaganda, altre squadre che partecipavano ai numerosi tornei non ufficiali, ma molto ambiti, dei primi anni del secolo, pur non essendo (ancora) iscritte alla Federazione. La classificazione può essere così riepilogata:
1 – Massimo livello nazionale (Serie A o equivalenti)
2 – Secondo livello (Serie B o equivalenti)
3 – Terzo livello (Serie C o equivalenti)
4 – Quarto livello (Serie D, IV Serie o equivalenti)
5 – Quinto livello (Eccellenza, Promozione, Interregionale o equivalenti)
6 – Livelli federali successivi, nazionali, locali o giovanili, associazioni non federali (ULIC e Propaganda), fasi iniziali post-fondazione, altre.
TABELLE E SCHEDE
Per la trattazione degli argomenti nella pagina CAMPI & SQUADRE sono state predisposte diverse tabelle riepilogative e schede relative a singoli campi e a singole squadre (in alcuni casi anche raggruppate). In ogni Scheda-Campo è presente una Tabella storica di sintesi e, se il campo è definito (quindi non ND), anche un approfondimento con immagini/mappe di riconoscimento, visibile con il link +++.
NON DEFINITO (ND)
La classificazione NON DEFINITO (ND) nelle colonne tabelle, delle schede e in alcune altre trattazioni collegate assume diversi significati a seconda degli elementi cui si riferisce.
MAGLIA: Attributo non conosciuto di una squadra per colori e foggia
CAMPO: Campo di gioco di cui si ha notizia o di cui si presume la verosimile esistenza in una certa epoca, facente per lo più capo ad una squadra nota, ma per il quale non si dispone di alcuna informazione utile al riconoscimento o all’ubicazione.
CAMPO: Campo di gioco di cui non si ha alcuna notizia, ma che viene proposto solo in quanto ipotetico terreno di gara di una squadra nota cui non è stato possibile abbinare alcun altro campo noto, comprendendo quindi anche il caso che tale squadra abbia usufruito in realtà di altri campi censiti, ma senza che di ciò sia pervenuta testimonianza.
INDIRIZZO: Attributo non conosciuto nell’ambito odonomastico cittadino di un campo peraltro riconosciuto, di cui risulta quindi certa l’esistenza in città e l’ubicazione in un dato quartiere, ma del quale non sono noti l’indirizzo (via o piazza)
INDIRIZZO: Attributo obbligatorio di un campo ipotetico.
MUNICIPIO: Numero non noto del Municipio di Milano, attributo obbligatorio nei casi di indirizzo non definito. È invece possibile che sia noto o almeno verosimile il quartiere e quindi il Municipio in cui si trova un campo di cui non sia noto l’indirizzo preciso.
ERRORI ED OMISSIONI
Ribadiamo che il lavoro di ricerca dei dati relativi a Campi e Squadre è ancora incompleto e soggetto a frequenti correzioni ed aggiornamenti non appena riscontrati o segnalati. Ciò sia per mancanza delle necessarie fonti sia per il fatto che nel database generale sono raccolti migliaia di dati che non sempre è possibile verificare in maniera univoca.
(7/2022)